Mediatrade, condannati in Appello i vertici di Mediaset
Nel processo Mediatrade, la Corte d’Appello di Milano, presieduta da Marco Maiga, ribalta l’assoluzione di primo grado del 2014 e condanna a 1 anno e 2 mesi Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, rispettivamente vicepresidente e presidente di Mediaset (foto). Il reato contestato è “frode fiscale” per il 2007 (circa 1,8mln di euro), mentre per il 2006 c’è stata la prescrizione e per il 2008 l’assoluzione perché «il fatto non è più previsto come reato dalla legge». Tra le pene accessorie, l’interdizione temporanea dagli uffici direttivi e il divieto di contrattare con la P.A. Entrambi dovranno, inoltre, risarcire a parte l’Agenzia delle Entrate. Sono state invece confermate le altre assoluzioni, tra cui quella del produttore americano Frank Agrama. Mediaset, confidando nel fatto che davanti alla Corte di Cassazione venga ristabilita la «totale estraneità di Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi a qualsiasi forma di frode fiscale», esprime in una nota «incredulità per il ribaltamento della sentenza di primo grado. L’assoluzione anche per il 2007 emessa dal Tribunale di Milano era giunta, infatti, al termine di un lungo e approfondito dibattimento durato più di tre anni».
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