Pubblicità tv: 2019 a -5,3%
Il 2019 degli investimenti pubblicitari italiani si chiude con un saldo negativo dello 0,9% (a 8,77mld di euro), che scende a -5,1% se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e degli Ott. Il singolo mese di dicembre ha registrato una flessione dell’1,9%. Il 2019 è «l’anno dell’incertezza», come dichiarato in una nota da Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen, che «si è chiuso pubblicitariamente con un dicembre in frenata anche di più rispetto alle previsioni ed alle aspettative». Al di sotto delle aspettative anche la tv, che ha chiuso l’anno con una flessione del 5,3% (da 3,79mld del 2018 a 3,59mld) e dicembre a -7,8%. «Stiamo andando incontro a un 2020 che si prevede possa avere dalle migliori prospettive, se non altro per essere l’anno delle Olimpiadi e degli Europei. Si tratta comunque di un anno che è partito con il “cigno nero” del Corona Virus dalla fortissima imprevedibilità per l’economia e quindi anche per il mercato della comunicazione mondiale e italiana», conclude Dal Sasso. L’anno si chiude in negativo anche per i quotidiani (-10%), periodici (-13,9%), outdoor (-8,4%) e direct mail (-3%). Segno positivo, invece, per radio (+1,7%), digital (8,3%), go tv (+4,5%) e cinema (+13,8%). Sono cinque i settori merceologici in crescita, per un apporto di circa 29mln di euro. Tra i primi 10 settori, solo la distribuzione ha un andamento positivo, pari a un +4,9%.
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