Il mercato dell’on demand è ancora in fermento: tanti (forse troppi) operatori stanno infatti preparando i loro servizi brandizzati per combattere “l’invasione” di Netflix & co., a partire dai grandi network. In Francia, per esempio, proprio ieri è stato lanciato Canal+ Séries, nato per rilanciare CanalPlay, che proprio a causa di Netflix ha subìto un crollo negli abbonati. Il nuovo anti-Netflix (anche se i dirigenti del gruppo francese si sono affrettati a smentire questa “dichiarazione di guerra”) propone solo serie tv, soprattutto produzioni originali («privilegiando la qualità sulla quantità», spiegano da Canal +, controllata Vivendi), destinate in particolare a un pubblico giovane. Tra i titoli,
Dall’altra parte dell’Oceano, si torna a parlare di Apple. Di sicuro ci sono solo una data e un luogo, 25 marzo presso lo Steve Jobs Theater di Cupertino, e una tagline, “It’s showtime” (è l’ora dello spettacolo): secondo gli addetti ai lavori, infatti, quel giorno il gruppo annuncerà finalmente la sua offerta tv streaming. L’invito fa seguito all’annuncio del Ceo Tim Cook, che aveva infatti confermato a gennaio il lancio di un nuovo servizio. Eppure, non ci sono ancora conferme in tal senso. In questi anni, infatti, Apple ha fatto incetta di talenti e avviato le produzioni di serie con nomi del calibro di Steve Carrell e Jennifer Aniston, preparandosi quindi a entrare nel mercato dei contenuti e servizi audiovisivi.
E in tutto questo si aspettano i debutti di Disney+, Comcast, WarnerMedia…
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