E3: effetti collaterali sulle catene
Gli effetti degli annunci, non proprio eclatanti, dell’ultimo E3 di Los Angeles hanno già avuto ripercussioni non troppo rosee sull’aspetto finanziario di due delle più importanti catene specializzate. La britannica Game ha visto il valore delle proprie azioni calare del 90% raggiungendo l’indice attorno a cui si attestavano nel 2014, ovvero il più basso negli ultimi 5 anni. Mentre GameStop sempre lo scorso venerdì (16 giugno) ha chiuso a 20,59 dollari, il picco più basso addirittura dall’agosto 2012, segno che, nonostante la catena si stia spostando su altri business, il game continua ad avere un ruolo preponderante. Secondo un analisi di Wedbush questo effetto negativo sugli investitori arriva dalla volontà dei publisher (emersa evidentemente da quanto comunicato durante lo show) di estendere sempre di più l’esperienza di gioco di un unico titolo (puntando su micro-transazioni, ecc), ma riducendo di fatto l’acquisto di altri prodotti nuovi (fonte Gamesindustry).
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