Tim: Cd-Rom education, un mercato di nicchia?
Tutti quei prodotti multimediali definiti educativi e destinati, quindi, ai bambini, non sono (ancora) un appuntamento abituale negli acquisti delle famiglie. Eppure, e molti concordano su questa previsione, il settore sembra essere in procinto di decollare anche nel nostro Paese, che come al solito è indietro rispetto al resto dell’Europa. Secondo GfK, infatti, il mercato education in Europa vale 290 milioni di Euro, ma l’Italia è il fanalino di coda contando solo il 2%, dietro a Spagna, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Francia e Germania che vale ben il 40% del mercato. La chiave di volta, naturalmente, è la base installata di Pc nelle famiglie che in Italia sta sensibilmente crescendo, spinta anche dalla possibilità di collegarsi a Internet gratuitamente. Le scuole, inoltre, si stanno sempre più informatizzando, un passo fondamentale perché il Pc e il prodotto educational vengano finalmente percepiti come un momento di apprendimento oltre che di svago.Se un potenziale pubblico c’è, forse mancano ancora le strutture per indirizzarlo e per invogliarlo all’acquisto: a partire dalla confusionale distribuzione di questi prodotti, che si trovano nei canali più disparati, dal giocattolaio alla libreria, dalla Gd alle edicole. Nei computer shop, l’ambiente più naturale dove dovrebbero essere veicolati, i software educativi sono spesso “snobbati”, lasciati in un angolo invisibile, senza uno spazio apposito che gli identifichi. Questi giochi interattivi formativi sono ancora da considerare un “mercato di nicchia”? A osservare la mole di prodotti prevista in uscita per Natale (da Adibù di Havas a Il libro della giungla di Disney Interactive) e l’attenzione che vi dedicano le aziende sembra proprio di no…(continua su Tim di dicembre).
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