La Cultura è uno dei settori più colpiti dall’emergenza del Coronavirus. E, senza un intervento di sostegno immediato, c’è il rischio che il settore non riesca più a riprendersi dalla crisi. Ne sono convinti gli assessori di molte città italiane, da Milano a Roma, passando per Napoli, Venezia e Palermo – solo per citarne alcune – che hanno scritto una lettera congiunta al Governo per sollecitare degli aiuti urgenti. Tra le richieste: la dichiarazione dello stato di crisi in modo da estendere tutti gli strumenti disponibili di tutela dell’occupazione previsti a tutte le categorie di lavoratori, a prescindere dalle tipologie di contratto di lavoro; la sospensione temporanea dei pagamenti del credito a breve e medio termine; destinare risorse straordinarie per compensare la caduta delle entrate.
Sotto la lettera completa firmata da 12 assessori alla Cultura di Comuni italiani (nelle prossime ore, il numero dei firmatari è destinato ad aumentare).
Al Governo della Repubblica Italiana, ai Presidenti delle Regioni
Chiediamo dunque nell’immediato di:
• dichiarare lo stato di crisi per l’intero settore culturale pubblico e privato
• estendere tutti gli strumenti disponibili di tutela dell’occupazione previsti nello stato di crisi a tutte le categorie di lavoratori, a prescindere dalle tipologie di contratto di lavoro
• estendere, anche temporaneamente per i prossimi mesi, l’accesso al reddito di cittadinanza ad operatori – con o senza partita IVA – del settore culturale
• introdurre strumenti di tutela nei confronti dei lavoratori di un settore dove il precariato è strutturale
• intervenire sul sistema bancario per la sospensione temporanea dei pagamenti del credito a breve e medio termine ed estensione dei termini di scadenza per una durata pari a quella della sospensione
• ampliare la platea di beneficiari del FUS e considerare il periodo di interruzione dell’attività dovuta alle disposizioni dello Stato con criteri che non generino una riduzione dei contributi assegnati, nonché destinare risorse straordinarie per compensare la caduta delle entrate proprie di enti, istituzioni e organizzazioni
• emanare norme specifiche per autorizzare gli enti locali ad operare in deroga a norme generali e specifiche concernenti l’erogazione di contributi alle attività culturali e la riscossione di oneri e imposte locali.
La cultura ha da sempre una grande capacità di generare fiducia, senso di comunità, speranza, di immaginare scenari inediti pur nella più difficile delle situazioni storiche. Sono già tante le iniziative prese da chi vi lavora per essere vicini ai nostri concittadini nelle loro case. E tante altre lo saranno.
È urgente che la Repubblica Italiana faccia la sua parte per sostenere questo mondo.
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