Barbera (2), confronto con Netflix senza dogmi e divieti

Tra i tanti temi emersi oggi alla presentazione della 75ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia (29 agosto – 8 settembre), inevitabile quello del rapporto con Netflix. Il direttore del festival, Aberto Barbera, è stato chiaro: «In cartellone ci sono diversi film targati Netflix, tra cui Roma di Alfonso Cuaron in concorso. Io credo che non si possa non fare i conti con queste realtà produttive rappresentate dalle piattaforme. È possibile che in futuro nasceranno anche altri soggetti. Non si può far finta che non esistano e ignorare che la maggior parte del cinema d’autore di oggi è prodotto da questi soggetti. Non vedo ragioni, quindi, per escludere dai festival film di grandi autori solo perché prodotti da Netflix». Ha continuato Barbera: «Non sta a noi decidere se sia giusta o no una politica distributiva di un privato che investe in proprio. Noi dobbiamo scegliere i migliori film da proporre. Certo, rimango convinto che il modo migliore di fruire i film sia la sala cinematografica che va difesa e tutelata. Bisogna pensare, inoltre, a programmi di sostegno alla distribuzione tradizionale. Aggiungo anche che alcuni dei film di Netflix in programma avranno anche un’uscita limitata in sala. Bisogna accettare di confrontarci con queste nuove realtà senza dogmi e divieti».

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