Cancellato il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo

Nella scorsa notte, un emendamentodella Lega inserito in un provvedimento omnibus esaminato dalle commissioni riuniti Affari Costituzionali e Lavori Pubblici, ha azzerato il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo. Ora il provvedimento deve passare però dall’Aula, e la partita non è ancora chiusa. Ora i parlamentari Pd delle commissioni Cultura di Camera e Senato hanno rivolto al ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Alberto Bonisoli, un appello per ripristinarlo. “Onorevole signor ministro Bonisoli – si legge nell’appello – il Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo, soppresso nella notte in Senato con un emendamento a firma Lega, era un importante organo di indirizzo e controllo sulla destinazione delle risorse pubbliche e totalmente a costo zero. Un’opportunità, votata in modo bipartisan nella scorsa legislatura, per poter porre fine alla discrezionalità nell’attribuzione dei fondi a sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva. L’articolo soppresso assegnava al Consiglio la definizione di linee guida condivise tra le categorie del settore per la distribuzione dei fondi a carattere selettivo e automatico”.

“Onorevole signor Ministro, esprimiamo la nostra indignazione per la soppressione di questo organo, avvenuta con un emendamento inserito all’interno di un provvedimento omnibus esaminato non dalla commissione di merito, ossia la Cultura, ma dalle commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori Pubblici. Le chiediamo con forza di rivedere questa scelta che potrebbe danneggiare irrimediabilmente un settore cui tanta attenzione si era riservata nella scorsa legislatura, un settore fondamentale per la tutela della nostra identità culturale e determinante per l’economia e per il lavoro di centinaia di migliaia di persone nel nostro paese”, conclude l’appello. (fonte Agcult)

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