FIDELIZZARE (ANCHE) CON IL MULTIMEDIA
Parlare di crisi economica, di calo dei consumi e di mercato con un trend decrescente è diventata ormai un’attività scontata. Ciò non toglie che gli addetti ai lavori, coloro, cioè, che sono chiamati a prendere le decisioni, siano senza dubbio alla ricerca di possibili soluzioni. E le opzioni sul tavolo certo non mancano. Per cominciare, da tempo gli analisti sottolineano come i consumatori siano sempre meno fedeli. Anche il recente Rapporto GDA 2012 realizzato da Symphony IRI, per esempio, evidenzia questa tendenza sottolineando come i consumatori italiani siano diventati: “più nomadi e meno fedeli sia alle insegne che ai brand”. Mario Valla, direttore acquisti e marketing dei prodotti tecnologici di Carrefour Italia durante un convegno dichiarava: «Nel mass market trovare nuovi clienti è sempre più difficile per cui risulta determinante lavorare nel modo migliore su quelli che abbiamo già». Ecco, quindi, che investire sulla fidelizzazione dei consumatori diventa una scelta prioritaria anche in considerazione del fatto che le realtà della Gdo hanno una grande carta da giocare a loro favore: la frequenza di visita e di acquisto. Un vantaggio che anche i settori del multimedia possono sfruttare! Un punto di vista ampiamente condiviso da altri buyer su queste pagine, anche alla luce dell’ampio ventaglio di azioni che si possono mettere in atto. Per esempio è possibile arricchire l’acquisto di un prodotto hi-tech regalando un coupon da riutilizzare in tutto il punto vendita, o, al contrario, premiare i clienti con spesa fedele con un buono sconto su acquisti, però, durevoli. In questo modo si sfrutta in maniera sinergica l’ampio assortimento dell’ipermercato. Oppure, è possibile caricare punti “extra” sulla carta fedeltà dei consumatori a seguito di specifici acquisti. Naturalmente l’obiettivo più ambizioso è di arrivare a veicolare un’offerta dedicata per i clienti finali che abbiano già effettuato acquisti di beni durevoli. Certo non si tratta della soluzione di tutti i problemi, ma sicuramente è una via da percorrere in un momento in cui nessun mezzo deve essere trascurato o sottovalutato, soprattutto quelli legati al mantenimento della relazione con un anello sempre più forte, e raro: il consumatore.
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