16 Marzo 2016
IL DITO SULLA PIAGA: QUALCOSA È CAMBIATO
Dalla scorsa estate solo 6 titoli italiani su 100 hanno superato i 5 milioni d’incasso. Ma c’è di più: altri 80 film non hanno superato il milione di euro al botteghino mentre altri 50 film italiani sono già pronti e aspettano l’uscita, se e quando potranno uscire nello scorcio di questa stagione o nella prossima. Esiste ormai un filtro, invisibile ma strettissimo come un pettine fitto: da un lato ci sono gli spettatori (sempre meno creduloni) e dall’altro i distributori. In mezzo, i film che non convincono più né gli uni né gli altri, che sono purtroppo sempre di più. Credo che questo “filtro” derivi dalla riuscita di un “triangolo” di film che detta in qualche modo alcune nuove leggi sul mercato. Non so ancora bene quali ne siano gli articoli, ma è certo che qualcosa è cambiato con questi tre film diversissimi tra loro in tutto meno che nella promessa al pubblico (e all’industria che ci ha creduto con i propri investimenti) che è autentica e che viene mantenuta: quella cioè di essere un film vero, ben scritto, ben recitato… Insomma, un film che vale per intero il prezzo del biglietto. Questi tre film sono Quo vado?, Perfetti sconosciuti e Lo chiamavano Jeeg Robot cui, per lo scorso anno, aggiungerei Alaska. Il film della coppia Zalone-Nunziante ha addestrato alla risata di qualità oltre 10 milioni di italiani, record di spettatori e di incassi nel cinema italiano moderno. Chi volete che vada a vedere, al costo dello stesso biglietto, appena un mese dopo, commediole slavate che ripropongono stancamente fin dalla promozione uno o due nomi inflazionati del nostro star system della risata (una quindicina di nomi in tutto, logorati da continue apparizioni poco meditate oltretutto)? Nessuno. Infatti. Idem per Perfetti sconosciuti, che aggiunge la grande qualità della recitazione. Ci sono andati già quasi 2 milioni di italiani, che non vorranno più vedere schifezze buttate là solo per “provarci” da parte di qualche produttore o regista che non ha idee. Lo chiamavano Jeeg Robot è uno dei rarissimi film che sta gloriosamente andando avanti col passaparola (due anni fa accadde a Smetto quando voglio) e il risultato è promettente grazie alla storia, sorprendente e accattivante. Che fa piazza pulita dei luoghi comuni e della stanca ripetizione dei luoghi comuni su Roma e dintorni, dove il film è ambientato. Stessa cosa per Alaska, ma a Milano. Cuore e testa, e il risultato al cinema può arrivare a sorprendere. Per chi non ha né l’uno né l’altro, prevedo tempi durissimi.