I TEMPI MITICI DELLA SCUOLA
Solo per questa volta, parlo di qualcosa che mi riguarda direttamente. Al Festival Internazionale di Roma, infatti, viene presentato Giulio Cesare – Compagni di scuola, il mio primo lungometraggio destinato all’uscita in sala, dopo una trentina di documentari sul cinema e sulla moda. Un esperimento unico, perché mai prima d’ora era stato realizzato un film-documentario per raccontare, attraverso la storia di una grande scuola, la storia di un grande Paese mixando intrattenimento, storia, attualità ed informazione. Prodotto da Tilde Corsi per R&C da Tiziana Rocca per Agnus Dei, in collaborazione con Luce Cinecittà e Rai Cinema, il film è la storia del liceo Giulio Cesare di Roma, il liceo classico più grande d’Italia che compie 80 anni proprio in questo 2014. Tra i suoi ex-allievi, ho trovato molti nomi d’eccezione: da Gian Luigi Rondi, ginnasiale nel 1936, quando l’istituto fu inaugurato da Mussolini, fino agli Zero Assoluto, passando per Maurizio Costanzo, Serena Dandini, Pablo Echaurren, Tullio De Mauro, Giorgio Benvenuto e tantissimi altri. Inoltre, per un’opera prima, avere un cast di 1500 studenti e una location gigantesca e monumentale come il complesso del Liceo Ginnasio Giulio Cesare a Roma è un’esperienza che confina con il sogno perché la sensazione, per il regista, è quella di star dirigendo un kolossal: «Quei 300 falli andare da quella parte, voialtri uscite, così, bene, adesso fuori tutte le quarte ginnasio! Le terze liceo, sono tutti maggiorenni? Avanti allora!! Forza!». L’emozione più forte ? Il 12 maggio, il Venditti-day. Vedere Antonello Venditti, che al Giulio Cesare ha dedicato direttamente o indirettamente tanti brani storici (dei quali due, Giulio Cesare dell’86 e Compagno di scuola, del 1975 sono la colonna sonora del nostro film) è stata una giornata da brividi ai polsi. Gli abbiamo fatto trovare il piano a coda della scuola al centro dell’aula magna, lui si è seduto e ha cominciato a cantare – emozionatissimo – la leggendaria Compagno di scuola perché di Giulio Cesare «non mi ricordo gli accordi!», ci disse. Ha suonato per qualcosa come 5 minuti live, un concerto straordinario…guardo il mio direttore della fotografia che alla fine annuncia: «Il suono è ok, possiamo girare!». Non avevano girato niente, solo controllato il suono dei microfoni… Li avrei menati! Quanto a me, ora possono anche rapirmi gli alieni. Dopo 30 documentari sul cinema e la moda ho finalmente girato il film sulla storia della mia scuola. Che altro aggiungere? Che il Giulio Cesare l’ho fatto anch’io.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it