30 Agosto 2011
Informazioni da condividere
È ora di parlare seriamente di partnership tra industria e distribuzione.
Lo afferma Roberto Vallesi, patron di Modus Profumerie, nell’ambito della nostra intervista di copertina. Lo ribadisce Karin Zaghi, docente di management e marketing dell’Università Bocconi, in un approfondimento sul tema degli indicatori di performance del punto vendita. E ne siamo convinti anche noi. Se in passato l’industria ha sempre goduto di un rapporto di forza nei confronti di una distribuzione frammentata e poco organizzata, ora sono presenti sul mercato realtà sempre più strutturate. Il colosso formato dalla fusione tra Limoni e La Gardenia supera i 600 punti vendita. Douglas, Marionnaud, Olimpia Beauté e Sephora raggiungono insieme i 400 negozi. Ethos raggruppa 180 profumerie. E altrettante le più importanti catene regionali. Non si può più dire che il retail non sia organizzato, al contrario è oggi un interlocutore con il quale si può e si deve discutere. Iniziative di comunicazione in store, Crm, programmi di fidelizzazione della clientela e category management sono alcuni degli argomenti di cui è necessario parlare. E su cui è necessario fare leva per convincere il consumatore a tornare in profumeria. Ma il presupposto è uno solo: la condivisione delle informazioni. Finché le profumerie non avranno accesso ai dati di mercato e l’industria non avrà la possibilità di misurare la redemption delle proprie attività di marketing, ci sarà poco di cui parlare. Si tratta di informazioni di vitale importanza per entrambi, per comprendere la validità delle strategie adottate e delle scelte fatte e di conseguenza per poter decidere la direzione da prendere in futuro. Serve più trasparenza e più rispetto per le reciproche competenze, solo così il mercato può tornare a crescere.