FARE FRONTE COMUNE
Dal latino Cum, ovvero insieme, e Laboràre, ovvero lavorare, il termine Collaborare basta da solo a spiegare cosa vorrebbe, e nel contempo dovrebbe, fare il Giocattolo in Italia per diventare finalmente un mercato maturo, orientato più al valore che ai volumi. Un mercato non più disposto a sacrificare il valore del prodotto al prezzo, ma capace di valorizzarlo agli occhi del consumatore. A Collaborare, naturalmente, dovrebbero essere Industria e Retail che, accantonati i propri interessi di parte, potrebbero lavorare con una reale unità d’intenti. La volontà pare esserci. Il dibattito appassionato che si è scatenato in occasione della Tavola Rotonda che abbiamo organizzato a giugno, e che ha riunito rappresentanti dell’Industria e del Retail, lo dimostra. Trovarsi d’accordo sulle ricette per crescere è più complicato. I nodi da sciogliere sono tanti: il problema della stagionalità, dell’efficienza finanziaria del comparto e l’affermazione del concetto di Giocattolo come cibo per la mente, solo per citare i più importanti. Che li si debba affrontare organizzando degli Stati generali del Giocattolo, creando un Osservatorio indipendente che fornisca le direttrici dello sviluppo, oppure con altre modalità, sarà oggetto delle future riflessioni, nostre, vostre, e del mercato che nel frattempo torna a crescere in maniera apprezzabile. Secondo Npd Group il primo quadrimestre del 2015 si è chiuso con un incremento a valore del 7,9%, a volume del 5,9% e un aumento del prezzo medio dell’1,8%. Dati positivi sui quali lavorare insieme.
La Redazione
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