Apparecchi connessi ed economia circolare, il presente e il futuro degli elettrodomestici
Economia circolare, smartness e connettività degli elettrodomestici sono i temi oggi dominanti per definire lo scenario, del breve e medio termine, degli elettrodomestici e del loro utilizzo nelle famiglie italiane. Questi temi sono stati messi in evidenza da Manuela Soffientini, presidente di Confindustria Ceced Italia – aderente ad Anie -, in occasione della presentazione questa settimana a Roma del Report Home Appliance Europe 2015 2016 realizzato dall’associazione a livello europeo. “La connettività degli elettrodomestici è già una realtà”, ha esordito Soffientini: “il mercato europeo offre oltre 2.100 modelli connessi in rete. E sono in costante aumento partendo da zero, cinque anni fa. In Italia, secondo i dati GfK, nel primo semestre 2017, il 18,3% delle lavabiancheria vendute è connesso”.
La connettività rientra nel nuovo paradigma della smartness, cioè l’uso più razionale e consapevole delle risorse energetiche a partire dagli elettrodomestici in uso in ogni famiglia fino alla smart grid, cioè la rete elettrica “intelligente” passando per l’edificio e la città smart.
Secondo una nota, i produttori di elettrodomestici stanno operando verso la facilità d’uso e l’interoperabilità universale della connettività per consolidare la nuova cultura di consumi sostenibili con i relativi vantaggi ecologici ed economici.
La connettività è uno strumento che può contribuire al successo dell’economia circolare, i cui principi sono in discussione a livello Ue, in particolare con la revisione della Direttiva quadro sui rifiuti e la Direttiva Raee con riferimento all’ecodesign, all’utilizzo delle materie prime seconde, al ricondizionamento, al riciclaggio e al trattamento del fine vita.
I produttori di elettrodomestici in Italia – secondo Paese in Europa dietro la Germania, per fatturato, numero di addetti, contributo al Pil -, in sintonia con le altre associazioni nazionali in Ceced Europa, avanzano la richiesta di una normativa che non interferisca con quelle esistenti; definisca i perimetri di competenza dei diversi attori del sistema, ciascuno per il proprio ruolo, lasciando la giusta flessibilità ai singoli stati membri.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it