De’Longhi, ricavi preliminari del 1°H a 700 milioni di euro
I ricavi consolidati di De’Longhi nel primo semestre dell’anno sono stati di circa 700 milioni di euro, in crescita di circa il 5,7% (circa 10,2% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nel secondo trimestre i ricavi sono stati di 362 milioni di euro, pari a un incremento di circa il 4,4% (circa 8,6% a cambi costanti) rispetto al secondo trimestre 2013.
Secondo una nota dell’azienda, in riferimento alla suddivisione per area geografica, nel primo semestre l’area Sud-Ovest Europa ha registrato una crescita trainata da Francia, Spagna, Portogallo e, in misura minore, Germania. L’area Nord-Est Europa ha visto invece il proprio incremento guidato da UK, Russia, Paesi Nordici e Repubblica Ceca. Con particolare riferimento alla Russia, dopo un primo trimestre positivo, si segnala il proseguimento del trend di ripresa delle vendite rispetto a un 2013 difficile.
Nell’area APA (Asia, Pacifico, Americhe) è stato positivo il contributo del mercato USA e del Brasile, così come la performance dell’Estremo oriente, trainata da Giappone e Sud Corea. Ancora negativo invece l’andamento dell’Oceania.
L’area Meia (Medio Oriente, India, Africa) ha registrato un leggero incremento del fatturato, che si confronta con la crescita estremamente sostenuta (+50,6%) nei primi sei mesi dello scorso esercizio.
Fabio de’ Longhi, Ceo del gruppo, ha commentato: “Siamo soddisfatti dell’andamento del secondo trimestre, che conferma il trend di crescita di quest’anno. Riteniamo che il Gruppo possa proseguire su una traiettoria positiva anche nella seconda metà dell’anno, nonostante un impatto delle valute più sfavorevole rispetto alle attese iniziali del management”.
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