Ora si fanno largo anche i “seguiprezzo”
Molto spesso si sente affermare che il prezzo non è la discriminate per la scelta di acquisto sia in un negozio fisico sia virtuale, ma molto probabilmente è una mezza verità. Ne sono conferma anche il successo di visite dei siti dedicati alla comparazione dei prezzi e nell’ultimo periodo anche l’affacciarsi anche sul mercato italiano dei cosiddetti “seguiprezzo” (come Camel Camel Camel o Keepa) ovvero siti che tracciano l’andamento per l’appunto di un prezzo in un certo arco temporale (che si seleziona) su uno delle principali piattaforme ecommerce, Amazon in testa, con tanto di grafici e percentuali.
Ciò permette al consumatore di capire se l’offerta strillata come ‘super’ o ‘irripetibile’ è veramente tale oppure quanto una dato prodotto è soggetto a una fluttuazione di prezzo. In questo caso l’utente su alcuni siti “seguiprezzo’ può persino impostare il prezzo che ritiene ottimale e quando viene raggiunto o superato (in meno!) riceve un allert. Alcuni siti, nel caso di player multinazionali, arrivano persino a suggerire in quale altra nazione di quella data ‘insegna’ è più conveniente comprare quel dato articolo.
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