AMC senza fondi entro inizio 2021

AMC Theatres rischia di esaurire la propria liquidità tra la fine dell’anno o l’inizio del 2021 se il mercato non torna a rimettersi in moto e dunque gli spettatori non tornano ad andare numerosi al cinema. L’annuncio arriva direttamente dal più grande circuito cinematografico al mondo che, in una comunicazione ufficiale, ha evidenziato come nei suoi 494 multiplex aperti (sulle 598 sedi presenti) negli Usa, le presenze siano calate di circa l’85% nelle ultime settimane. Una situazione critica che continua ad aggravarsi per via del fatto che i cinema dei mercati più importanti di Los Angeles e New York City sono ancora chiusi a causa del COVID-19, oltre dal fatto che l’offerta di blockbuster di richiamo è praticamente nulla dopo i continui rinvii delle major dei loro top title.

Per far fronte all’esaurimento dei fondi, AMC ha dichiarato che provvederà a richiedere ulteriori fonti liquidità aggiuntiva che dovrebbero essere significativi. Recentemente, inoltre, rinegoziato il proprio debito per migliorare il proprio bilancio e, come riporta Variety, sta esplorando altre diverse opzioni finanziarie, oltre che la possibilità di rivedere i canoni di locazione delle sue strutture, di vendere di alcuni stabili o di costruire delle joint-venture.

Tra le recenti strategie di rilancio attuate da AMC rientra anche l’accordo con Universal sulle window dei film distribuiti dalla major nei multiplex della più grande catena americana (ovvero AMC accetta che la finestra tra la release theatrical nelle sue strutture e la release in premium vod di un titolo Universal possa essere di soli 17 giorni). Grazie a quest’accordo, AMC potrà contare su una maggiore offerta, soprattutto in questo momento che le major stanno posticipando gran parte dei loro titoli di punta. Come infatti aveva Come aveva dichiarato il Ceo Aron: «Fortunatamente per AMC, il nostro accordo pionieristico con gli Universal Studios ci ha permesso di tenere aperti i nostri cinema quando invece altri sono costretti a chiudere. Non abbiamo alcuna remora a proiettare dei film che poco dopo saranno disponibili in PVOD, e questo perché AMC condividerà i ricavi derivanti da questo sfruttamento in streaming».

In effetti, molte delle altri grandi catene cinematografiche stanno avendo forti difficoltà a tenere aperte le loro sale. Regal (di proprietà di Cineworld), una delle più grandi catene di teatri del paese, ha chiuso oltre 500 sedi negli Stati Uniti dopo solo pochi mesi di apertura e anche Alamo Drafthouse ha chiuso alcuni locali a Dallas e Omaha: la vendita dei biglietti non era stata sufficiente per compensare i costi e, senza molte nuove uscite teatrali all’orizzonte, la prospettiva è drastica. Secondo Comscore, solo il 48% dei cinema statunitensi è attualmente aperto, mentre durante il periodo intorno all’uscita di Tenet, a inizio setembre, percentuale era circa del 70%.

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