Copia privata: autori europei difendono i propri diritti

Si è svolta ieri a Bruxelles una conferenza dal titolo “La Creatività sotto attacco” indetta dalla comunità culturale e dalle associazioni europee degli autori, contro la direttiva proposta in sede europea dall’industria dell’elettronica, che vuole eliminare il compenso per copia privata. Ospiti numerosi autori, registi e cantanti, che hanno dato il loro contributo in difesa dei diritti derivanti dalla copia privata: fra questi il regista Bertrand Tavernier, il compositore Roman Vlad, il regista Citto Maselli, il cantante Yves Duteil, la cantante Paloma Sanbasilio, l’autore Victor Emanuel, l’editore Patrick Zelnick, i fratelli Luc e Jean Pierre Dardenne, tra gli italiani presenti Siae e Afi (vedi news 27-09-2006). Ha moderato l’incontro il Presidente della società d’autori francese Sacem Bernard Miyet, che è anche Presidente del GESAC (l’organismo che raggruppa le società d’autori e compositori europee), il quale ha letto un messaggio inviato espressamente da Pedro Almodovar: “Il compenso per copia privata è cruciale per le piccole imprese cinematografiche che, grazie ad esso, possono iniziare a scrivere i soggetti e le sceneggiature. L’identità culturale dell’Europa è dovuta proprio ad una moltitudine di creatori e ad una pluralità di creazioni: abbattere la copia privata significa tagliare parte di questa pluralità”. Nel 2005 sono stati ripartiti agli autori 555 milioni di euro per copia privata, mentre secondo il New York Times la sola Apple nello stesso 2005 ha venduto oltre 32 milioni di iPod.

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