Mia, la seconda edizione di Italian Film Boutique

Una vetrina particolare per il cinema italiano nell’ambito del Mercato Internazionale dell’Audiovisivo è stata Italian Film Boutique, manifestazione realizzata da Ass.FOR.SEO in collaborazione con Roma Lazio Film Commission. Italian Film Boutique si colloca nell’ambito della Sovvenzione Globale MOViE UP, intervento messo in campo dalla Regione Lazio – Assessorato alla Formazione, Università, Scuola e Ricerca, per sostenere l’internazionalizzazione del settore audiovisivo nei suoi diversi ambiti. Al Mia si è tenuta la seconda edizione dopo il debutto al Festival di Roma 2014. Italian Film Boutique ha presentato ai buyer internazionali una trentina di film di recente produzione, tra i quali Suburra, Io e lei, Per amor vostro, Sangue del mio sangue, Alaska. Ne abbiamo parlato Paolo Luci, presidente di Ass.For.Seo: «Questa seconda edizione è andata meglio della prima. Le proiezioni dei film sono andate bene; abbiamo presentato una selezione di film belli e diversi tra loro, condizione per un ottimo ritorno in termini di vendite. L’anno scorso i 20 film presentati hanno avutouna media di due territori a film; speriamo di confermare questo dato». Ha aggiunto Vanessa Tonnini, curatrice del progetto: «Ci sono stati film che sono andati molto bene come Suburra che è stato venduto in molti paesi da Indie Sales. Anche Alaska di Claudio Cupellini, venduto da Film Distribution, è stato ben accolto. Abbiamo avuto molte richieste riguardanti film più piccoli come il documentario di Carmine Amoroso Porno e libertà, o come il film di animazione Iqbal: bambini senza paura che ho tenuto molto a proporre anche perché non aveva un venditore. Noi non facciamo una selezione; i produttori iscrivono i loro film in base a un regolamento ben preciso. Uno dei criteri è che non debbano essere stati presentati al Marché di Cannes; i titoli che sono stati a Cannes hanno già avuto una vetrina di mercato importante mentre noi vogliamo puntare su film in anteprima». La vetrina è cresciuta rispetto alla prima edizione. Continua Vanessa Tonnini: «Abbiamo presentato più di 30 titoli e abbiamo inserito anche prodotti televisivi. Abbiamo voluto dare un’idea di articolazione e di varietà del cinema italiano. Il nostro compito è stato quello di favorire gli incontri tra venditori e possibili compratori di film. La grande soddisfazione è stata quella di vedere molto seguiti anche i titoli meno noti. I Paesi più interessati sono stati soprattutto quelli Nord europei e l’Argentina, il Giappone e – per tradizione – i buyer francesi. Quello che abbiamo fatto è cercare di dare un’ampiezza di generi più completa possibile e sollecitare film e progetti che magari non si sarebbero iscritti».

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