Nel 2009 il cinema e lo spettacolo hanno ricevuto dallo Stato 629 milioni di euro. È quanto emerge dal XIII Rapporto dell’Istituto per l’economia dei media della Fondazione Rosselli, presentato ieri a Roma. In particolare, sempre nel 2009, il cinema (dalla produzione alla promozione) ha ottenuto 116 milioni (dai fondi Fus ed extra-Fus) e ulteriori risorse indirette da tax credit e tax shelter (24 milioni), più parte dei fondi regionali (stimati a 8 milioni di euro, sui 15 complessivi per le varie tipologie di produzione audiovisiva). Secondo Iem, a consuntivo 2010 e 2011 sarà possibile evidenziare un valore presumibilmente minore, dovuto ai tagli al Fondo Unico per lo Spettacolo, che è rimasto sostanzialmente stabile (a valore) fra il 1990 e il 2010, sopra i 400 milioni di euro. Lo stanziamento per il 2011 è invece sceso a 259 milioni di euro. Anche le quote di riparto sono rimaste piuttosto stabili nel tempo, con le fondazioni liriche che assorbono circa il 50% del Fondo, il cinema al 18% e la prosa al 16%. Come emerge infine dal rapporto Iem, dal 2000 al 2008 lo Stato ha diminuito, fino a dimezzare, gli investimenti nell’industria culturale. Nel periodo considerato, infatti, la spesa pubblica per il settore è scesa dal 2,10% del 2000 all’1,03% del 2008 sul totale degli investimenti statali.
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