Pirateria, Google sempre sotto accusa

Nonostante gli sforzi esplicitati anche in un dettagliato rapporto Google continua a essere sul banco degli accusati dall’industria dei contenuti; argomento ovviamente la pirateria digitale. Un nuovo rapporto intitolato “Understanding the Role of Search in Online Piracy“ viene impugnato da Mpaa per dimostrare la posizione di Google oltre che di altri motori di ricerca.I riscontri ottenuti dall’analisi infatti inchioderebbero Big G. Il 74% degli intervistati avrebbe infatti dichiarato che Google (e altri motori di ricerca online) siano gli strumenti di riferimento per individuare sulla Rete film e altri contenuti coperti da diritto d’autore. Il 58% delle “query” effettuate dagli utenti sono peraltro composte semplicemente dai nomi dei titoli, il che dimostrerebbe, sempre secondo Mpaa, che non sono state messe in campo sufficienti contromosse per eliminare i link pirata dall’indicizzazione. Ma, soprattutto, l’82% delle visite su siti pirata nate da una ricerca su un motore, provengono proprio da Google. Tutto ciò rafforza la convinzione da sempre portata avanti dall’industria dei contenuti secondo la quale il contrasto alla pirateria su Internet non può essere efficace se non in presenza di una concreta collaborazione degli operatori, a partire appunto dai motori di ricerca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it