Alibaba interessata al Made in Italy, non all’Italia
L’arrivo nel 2015 sul mercato italiano di Alibaba, il marketplace cinese leader nella RPC ed etailer N.1 a livello mondiale, con l’apertura di una sede a Milano guidata da Rodrigo Cipriani Foresio, ex manager di Mediashopping, ha impensierito il retail italiano, technical incluso, dopo l’arrivo di eBay e di Amazon.
Da quanto dichiarato però dal managing director anche recentemente a un noto quotidiano, il colosso cinese delle vendite on line è soprattutto interessato al Made in Italy e molto meno a ritagliarsi (per il momento) una quota negli acquisti digitali degli italiani. Il manager infatti definisce Alibaba “una grande opportunità per vendere in Cina”. L’obiettivo primario della sede italiana (che controlla tutto il Sud Europa) è infatti quello di far sbarcare sul suo marketplace il numero più grande possibili di aziende italiane soprattutto della moda, del food e dell’arredamento, aree alle quali il ricco pubblico cinese è particolarmente interessato. Al momento sono 146 gli store italiani attivi sulla piattaforma di cui 50 aperti nel 2016.
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