Approccio multicanale sempre più strategico nelle aziende
Secondo un’indagine condotta dal Politecnico di Milano, è maturata nelle imprese italiani una crescente attenzione alle modalità di concezione e implementazione delle iniziative di comunicazione multicanale lungo tutti i punti di contatto e di relazione con il cliente. La Ricerca conferma che c’è “il tentativo da parte delle imprese volto al miglioramento della sinergia tra gli elementi costitutivi della progettazione dell’esperienza di marca multicanale, ovvero “contenuto”, “contesto” e “canale”: il 78% delle imprese analizzate, infatti, progetta ed eroga il contenuto in maniera differenziata sui diversi canali, in ragione delle sopraccitate variabili; solo il 22% delle aziende dichiara di non differenziare in alcun modo i contenuti sui vari punti di contatto in iniziative di comunicazione multicanale”. In particolare le imprese che progettano i contenuti utilizzando un approccio multicanale strategico volto a garantire un’esperienza di marca coerente lungo tutti i canali utilizzati (il 41% del campione) hanno una maggior propensione all’innovazione in termini di proattività nel rivolgersi a nuovi clienti (37%), propensione ad approcciare nuovi mercati (47%), innovazione di prodotto/servizio (43%) e ricerca di soluzioni tecnologiche “innovative” (32%). Infine le aziende che progettano esperienze di marca multicanale valorizzando non solo le peculiarità tecnologiche dei canali ma soprattutto i contesti di fruizione e di vita, oltre ad essere più propense all’innovazione e ad approcciare la Multicanalità in modo strategico, ottengono performance di business tangibili e intangibili superiori rispetto alla concorrenza. “In linea con lo scenario multicanale delineato dall’edizione 2015 dell’Osservatorio sulla Multicanalità, che va sempre più nella direzione di un approccio strategico che tiene in considerazione “contenuto”, “contesto” e “canale”, abbiamo identificato alcuni trend con un ruolo sempre più rilevante – commenta Paolo d’Ammassa, CEO & Founder di Connexia che ha realizzato l’indagine – In primis la marketing automation, ovvero l’automazione dei processi con l’obiettivo di gestire la complessità dei dati e la traduzione degli stessi in azioni di real-time marketing. Il content marketing, che si consolida e vede il video come contenuto principe, con la previsione di rappresentare tra due anni il 90% del traffico web. L’augmented reality e virtual reality, sempre più utilizzate con obiettivi sales e marketing. Infine, un nuovo approccio agli analytics che, alla luce di una navigazione sempre più cross device, vede la logica di misurazione passare da una navigazione cookie based in favore di una misurazione people based (SDK, apps e sensori IoT)”. Per finire è stato evidenziato che “Per la riuscita di un progetto di digital transformation é determinante porre l’attenzione su alcuni elementi: la revisione dei processi, la definizione degli obiettivi e dei KPI, il commitment della leadership”.
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