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È stata presentata oggi a Milano la ventesima edizione dell’Osservatorio Findomestic. I consumi degli italiani mostrano un progressivo rallentamento, soprattutto quelli legati ai beni durevoli. Nel 2012 i consumi generali sono scesi dell’1,3% rispetto all’anno precedente (+2,7% nel 2011), peggiorativi i consumi di beni durevoli, calati del 12% (-3,8% l’anno prima). Le stime per la fine del 2013 parlano di -0,9% per i consumi generali e un -3,8% per quelli legati ai beni durevoli. Il trend negativo si riflette sul credito al consumo che registra un calo nel 2012 dell’11% sull’anno precedente per un valore di 48,1 miliardi di euro; a settembre 2013 il settore aveva raggiunto i 34,2% miliardi di euro, -5,6% sul 2012 (dati Assofin). E questa tendenza dovrebbe essere confermata anche per fine anno. Sul fronte dell’andamento dei beni durevoli, calo la spesa dei beni destinati alla casa: mobili (-5,7%), Consumer electronics (-3,2%). Il mercato dei mobili si asseta a 13,8 miliardi di euro rispetto ai 14,6 miliardi del 2012. In calo anche i volumi con un -6,7%. Per quanto riguarda i mobili per cucina si parla di un mercato di 2,8 miliardi in calo del 6,9%. Nel 2013, la domanda di grandi elettrodomestici ha arrestato il suo calo sia in termini di vendite sia di fatturato (-0,3% a volume, -0,2% a valore). Le politiche di incentivo fiscale, unite alla tendenza dei consumatori ad orientarsi verso prodotti energy saving e con tecnologie integrate, hanno sostenuto consumi e spesa limitando la flessione a pochi decimi di punto. A livello di macro aggregati, la migliore performance si registra nel comparto lavaggio (in particolare lavatrici e asciugatrici) che beneficiano di una forte innovazione tecnologica dell’offerta. Mentre i piccoli elettrodomestici sembrano risentire di più della crisi economica registrando un -3,5% a volume e un -1,3% a valore. Differenti però i risultati tra le diverse famiglie di prodotto e i segmenti di mercato: bene i prodotti per l’igiene orale, nell’ambito della cura della persona, e buona la performance degli apparecchi per la cucina multifunzionali e smart come le kitchen machines. L’home comfort mostra un calo delle vendite significativo (volume, -21,8%; valore, -14%) a causa soprattutto dell’estate che ha registrato temperature al di sotto della media stagionale, che hanno “convinto” molte famiglie a rimandare l’acquisto. La buona performance dei prodotti per il trattamento dell’aria non è riuscita a compensare la dinamica negativa degli apparecchi legati all’aria condizionata. L’elettronica di consumo è il comparto che registra la decrescita maggiore (-22,8% a volume, -22,5%); forte calo anche per la fotografia (-25,9% a volume e -18,1% a valore). In questo caso incide molto il calo delle compatte, che subiscono la concorrenza di smartphone e di tablet, soprattutto nelle fasce più basse. Crescono il segmento delle fotocamere a lenti intercambiabili. Boom della telefonia (+32,4% a volume; +9,6% a valore); sono gli smartphone a trainare la crescita. L’informatica mostra una crescita a volume (+12,5%) e una contrazione a valore (-2%) a causa soprattutto della riduzione dei prezzi medi (-10,2%). A sostenere il settore contribuiscono i tablet, più penalizzati invece i Pc tradizionali.
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