Gibson dichiara fallimento
Lo scorso 26 gennaio avevamo riportato la notizia della possibile chiusura della filiale italiana di Gibson Innovation. È notizia di questi giorni che la casa madre Gibson, il noto brand di chitarre elettriche, ma che da qualche anno opera nel mercato dell’audio personale (cuffie e home audio) anche con il marchio Philips, è ricorsa al capitolo 11 del Codice fallimentare degli Stati Uniti, per consentire ai debitori di ottenere agevolazioni per ripagare i propri debiti. Gibson ha dichiarato che non smetterà di produrre chitarre elettriche, ma che riorganizzerà Le attività della società Gibson Innovations (la divisione che produce cuffie, casse e altri accessori elettronici) che sono in gran parte al di fuori degli Stati Uniti e sono indipendenti dal business degli strumenti musicali, saranno liquidate. Gibson potrà così tornare a concentrarsi sulla sua attività originale, quella delle chitarre elettriche e dei componenti audio professionali, che è stata finora più stabile. Proprio ieri Henry Juszkiewicz, Presidente e CEO di Gibson Brands, ha pubblicato una lettera diretta ai clienti dell’azienda rassicurandoli sul fatto che il focus sugli strumenti musicali rimarrà invariato, così come la qualità, i servizi e le garanzie su questi prodotti.
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