“Il 2015 è l’anno del pieno riconoscimento”
La presentazione del tv flagship, l’Uled da 65” mostrato in anteprima a IFA, è stata l’occasione per Gianluca Di Pietro, general manager di Hisense Italy, per fare anche il punto sulla posizione del brand nel complesso mercato dei Tv: “in grande sintesi, indubbiamente il 2015 è l’anno del pieno riconoscimento da parte del retail del marchio Hisense, una soddisfazione per noi, ma anche per tutti quei player che per primi hanno creduto nel nostro brand e che soprattutto un newcomer non necessariamente può e deve vendere solo Tv da 199-249 euro. Il sell out, la rotazione della nostra gamma, confermano al trade che questo marchio e quest’azienda ci sono, vogliono esserci ed esserci con prodotti di vera eccellenza tecnologica come questo modello con tecnologia Uled, un prodotto con cui possiamo benissimo confrontarci anche con i brand più blasonati e con prodotti premium come l’Oled. Non dimentichiamo che il nostro price index è oggi di 91-92”. Il manager ha poi aggiunto: “Nei primi 9 mesi siamo cresciuti, anzi siamo cresciuti più delle previsioni, tanto che oggi patiamo una situazione di shortage. Stimiamo di chiudere il 2015 con un incremento del fatturato sul Tv del 35-40%, ma avremmo potuto siglare l’anno con un tasso ancora più alto con stock diversi, ma la risposta del mercato ha preso anche noi un po’ in contropiede, ma è comunque un indubbio dato positivo con cui guardare con determinazione al 2016 dove sappiamo di poter e di dover fare di più. La nostra share è ancora piccola ”. Di Pietro ha poi aggiunto che la crescita deve ora passare anche da uno sviluppo della brand awarness: “il trade ormai riconosce il valore di Hisense, ora è necessario che lo riconosca anche il consumatore finale, anche perché il 2016 sarà anche l’anno del mobile”. Il dg ha confermato che è stata creata una struttura dedicata al business mobile e che il presidio in questo mercato non preoccupa “anzi, crediamo che per due ordini di fattori ci siano opportunità positive: i brand che si sono affacciati in questi ultimi due anni non hanno trovato nella maggioranza dei casi un loro spazio, ma questa un’esperienza da cui imparare molto; dall’altra alcuni brand hanno anticipato una loro focalizzazione su fasce alte o premium e questo vuol dire che su quartile 99-199 euro che vogliamo andare a coprire (e che oggi sta crescendo) si aprono di certo vuoti da colmare”.
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