La frontiera è già il 5G
Come ha sottolineato Guo Ping, Deputy Chairman e Rotating CEO di Huawei , al MWC di Barcellona, entro il 2025 ci saranno 100 miliardi le connessioni in tutto il mondo, ma solo il 10% connetterà tra di loro i 7 miliardi di abitanti della terra; la maggior parte delle connessioni sarà tra persone e oggetti e tra gli oggetti stessi. Questi dati già da soli spiegano la necessità di reti sempre più veloci e potenti e quindi perché già oggi che si parla ancora di sviluppo delle reti 4G (in Italia Vodafone punta a una copertura dell’80% della popolazione entro quest’anno e Telecom al 90%), si parli già di dello standard di quinta generazione, con velocità 10 volte superiore a quella delle attuali reti ultraveloci. Non a caso uno dei temi dell’appuntamento spagnolo è proprio stato il 5G, in primo luogo come chiave per lo sviluppo pieno dell’IoT. Infatti, solo una più ampia connettività, permetterà una trasformazione piena di milioni di oggetti da statici a smart e interattivi e di farli “comunicare” eliminando le barriere dello spazio e del tempo. Una trasformazione che però, come ha sempre sottolineato Guo Ping, richiede anche un cambiamento di orientamento: “Se l’industria è stata per molto tempo orientata all’offerta anziché alla domanda e i vendor fornivano prodotti e servizi basati sulle tecnologie disponibili, oggi questi devono essere definiti dalla domanda e quindi vanno pensati nuovi modelli di business verticali”.
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