Addio a Manlio Armellini, anima del Salone del Mobile
È mancato Manlio Armellini, dal 1965 segretario generale e successivamente amministratore delegato di Cosmit. In quarantanove anni di attività nel settore Armellini, che inizia la sua carriera in Federlegno, è presente nel sistema del Salone del Mobile fin dalla sua prima edizione (1961) e ha ricevuto incarichi, benemerenze, premi, attestazioni in campo nazionale e internazionale a motivo dei lusinghieri risultati toccati dalle iniziative da lui promosse e gestite. Il Salone che Armellini fa decollare definitivamente nel 1965 completandone l’offerta commerciale con la presenza delle
principali aziende leader del settore arredo-design, sotto la sua guida come Segretario Generale dal 1974 passa dai 97.000 a 207.577 mq netti di area espositiva e attira da 67.000 a 315.353 operatori professionali, di cui 177. 964 esteri provenienti da 154 nazioni, trainando quel fenomeno unico nell’industria nazionale che è l’incontrastata leadership dell’arredamento made in Italy sui mercati di tutto il mondo. A lui si deve anche l’avvio, già dal 1965, di oltre 40 iniziative culturali collaterali alle rassegne fieristiche. In questo senso il Salone del Mobile esce da un ambito, pur prestigioso, strettamente fieristico e si proietta lungo una precisa direttrice: il mondo della cultura artistica e del progetto.
Questi eventi collaterali organizzati durante il periodo del Salone contribuiscono a rendere il design italiano un punto di riferimento stilistico, formale e industriale per l’intera filiera produttiva dell’arredamento. Questa attività nell’aprile del 1987 viene premiata col Compasso d’Oro dell’ADI (Associazione Disegno Industriale) con la motivazione “per la promozione del designitaliano”. Armellini è stato AD di Cosmit Spa e della Fondazione Cosmit Eventi, oltre a essere stato Presidente della Fondazione Cosmit.
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