È stabile la fiducia dei consumatori italiani
Nel 1° trimestre 2019 la fiducia dei consumatori italiani si è stabilizzata a quota 68 punti, -2 rispetto al trimestre precedente e +2 rispetto allo stesso periodo del 2018. In lieve calo su base trimestrale la media mondiale (-1 punto, da 107 a 106) e del continente europeo (-1 punto, da 84 a 83). I dati emergono dall’aggiornamento della Conference Board® Global Consumer Confidence™ Survey, svolta in collaborazione con Nielsen su base trimestrale. La propensione al consumo scende di 4 punti percentuali (sono quindi il 23% quanti ritengono sia il momento giusto per fare acquisti). Parallelamente, sale la percentuale di quanti ritengono che il Paese sia in recessione (84%, +5pp) e diminuiscono coloro che si dichiarano positivi/ottimisti sullo stato delle proprie finanze (29%, -4pp). Infatti, una volta coperte le spese essenziali (bollette, rate del mutuo, affitti ecc.) e accantonati i risparmi, calano gli italiani che indicano preferenze d’acquisto espresse tra le voci “extra”. Abbigliamento (43%, -4pp) e viaggi (41%, +2pp) rimangono in testa alla classifica, seguiti dal divertimento fuori casa (31%, -4pp) e dai prodotti tecnologici (22%, -6pp). Pressoché invariato, invece, il numero di persone che credono che si uscirà dalla recessione nei prossimi 12 mesi (20% vs. 21% nel trimestre precedente) e di coloro che credono nella ripresa del mercato del lavoro (fermo al 18%). Al contempo, diminuisce la percentuale di italiani che adottano misure per risparmiare: sono il 54%, -2pp rispetto al trimestre precedente. Aumenta chi risparmia sul vestiario (indicato come possibile taglio dal 58% dei rispondenti, vs 54% di fine 2018) e diminuisce chi risparmia sui pasti fuori casa (53% vs 59% di fine 2018) e sull’intrattenimento fuori casa (50% vs 56% di fine 2018). Tra le preoccupazioni, in prima posizione c’è sempre il posto di lavoro (16%, in calo di -2pp vs. trimestre precedente).
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