Salotto e cucina le stanze più amate dagli italiani
Quali sono gli ambienti della casa preferiti dagli italiani? Il salotto, anche con cucina a vista, per il 35,5%, e poi la cucina stessa per il 25,5%. Seguono poi la sala da pranzo e la camera da letto. I dati provengono dall’Osservatorio sulla Casa, presentato ieri a Milano e che da tre anni l’insegna Leroy Merlin realizza in collaborazione con Doxa. Per l’indagine di quest’anno, oltre alle interviste a 1.000 famiglie effettuate dopo la metà di maggio, sono stati analizzati i trend che emergono dal Web. Le attività che gli italiani che preferiscono la cucina amano svolgere in questa stanza sono cucinare, innanzitutto, e poi guardare la Tv, usare il computer, leggere, passare il tempo con amici e familiari.
In generale oltre la metà degli intervistati si definisce molto soddisfatto della propria abitazione, ma se si potesse cambiare qualcosa punterebbero soprattutto sul miglioramento di alcuni aspetti: gli spazi della casa, la qualità dell’aria, impianti a norma, la gradevolezza estetica e la possibilità di personalizzazione, l’abbassamento dei costi di manutenzione e l’efficienza energetica. L’Osservatorio analizza anche in trend futuri, che si concentrano ancora di più sui sistemi di qualità dell’aria e dell’acqua, sulla sicurezza e la qualità dei materiali costruttivi, il miglioramento dell’isolamento termico e acustico e l’assenza di barriere architettoniche. In pratica nella casa di domani gli italiani porranno sempre maggiore attenzione ai costi di gestione, alla salute, alle soluzioni smart, a liberarsi del superfluo e a riutilizzare mobili vintage; questo ultimi due trend sono, secondo la ricerca, i più diffusi nel nostro Paese.
L’Osservatorio offre anche uno spaccato della situazione odierna riguardo agli immobili: nel nostro Paese ci sono 29 milioni di case (di cui la metà dotate di giardino privato), l’80% degli italiani vive in abitazioni di proprietà, di cui il 70% sono appartamenti, e ci stanno in genere per 14 anni, la superficie media è di 104 mq, infine nelle grandi città oltre il 50% delle abitazioni sono state costruite prima degli anni Settanta.
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