È rottura fra sindacati e Mediamarket
Dopo l’incontro di ieri, fra rappresentanti sindacali e Mediamarket è rottura. Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno comunicato che a seguito del fatto che nella riunione di ieri la catena “ha dichiarato che gli esuberi sono strutturali e che non c’è la possibilità di proseguire con il contratto di solidarietà” e che quindi la stessa ravvisa la necessità “di procedere in tempi brevi a stabilire degli incentivi all’esodo su tutte le unità produttive interessate (28, ndr) dal contratto di solidarietà. Qualora non ci fosse la volontarietà sufficiente, i lavoratori dovrebbero essere spostati nei pv dove c’è spazio o in quelli che apriranno e che quindi il contratto di solidarietà sottoscritto meno di un anno fa dovrebbe essere interrotto”. Tale comunicazione e la non disponibilità al momento del colosso tedesco di accogliere le contro-proposte avanzate dai rappresentanti sono state ritenute dai sindacati “inaccettabili” e di conseguenza gli stessi hanno dichiarato unitariamente lo stato di agitazione e indetto uno sciopero il 7 maggio per l’intero giorno e in tutta la rete. L’accordo sull’attivazione di contratti di solidarietà era stata la soluzione raggiunta nel maggio 2015 dopo che a fine marzo Mediamarket aveva informato le rappresentanti sindacali della situazione critica rappresentata da un calo del fatturato e dal primato negativo della chiusura del bilancio dell’anno fiscale 2013/14 (meno 13 milioni di euro), nonché dei risultati inferiori realizzati nel 1° trimestre del 2015 sul 2014, con il 54% di dei negozi che avevano chiuso il 2014 in negativo e si erano ventilati possibili 700 esuberi full time.
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