ZTE, ora punta alla grande distribuzione
Con alle spalle oltre 17 anni di R&S sui terminali e una solida esperienza sia nel mondo reti/infrastrutture sia come produttore OEM e dopo l’avvio dello sviluppo B2C e la conferma della volontà di penetrare anche nei mercati del Vecchio Continente, ZTE ha mosso i primi passi sul mercato consumer italiano con l’apertura del business con i principali operatori e quest’anno anche nel canale dei telco specialist grazie anche all’accordo con il distributore Spam. Oggi il team italiano conferma che l’obiettivo del 2016 è senza dubbio quello di aprire i canali della GD e gds. “il terreno in termini sia di strategia di prodotto/gamma sia di struttura per la grande distribuzione è stato preparato” precisa Gianluca Cotroneo, sales account di ZTE Italy: “D’altronde lo sviluppo commerciale del nostro marchio in tutti i canali consumer è una delle priorità a livello europeo come quello di arrivare entro il 2020 ad avere in Europa il 90% dei prodotti da noi commercializzati a nostro brand”. L’azienda cinese mira nel dettaglio ad aprire rapporti commerciali con i principali player dei due canali – precisa sempre Cotroneo – facendo leva sui modelli entry che da sempre contraddistinguono il brand, ma anche su un’offerta sulla fascia media e alta: “Vista la nostra forza industriale e di R&D e la presenza in oltre 150 paesi diversi i prodotti non mancheranno e copriranno tutte le fasce e credo che questo sia plus che ci aiuterà a entrare in questi due canali” prosegue il manager: “Sappiamo che l’open market soprattutto in Italia è un mercato aggressivo e molto presidiato, ma crediamo anche di essere il 5° fornitore di terminali mobile a livello mondiale e di essere stati capaci in altri mercati come Stati Uniti, Messico, ma anche Germania e Spagna, di sviluppare il marchio anche in modo consistente dimostri che possiamo crescere anche nel mercato italiano. Non a caso per la nostra casamadre l’Italia è un mercato prioritario. Infine lo sviluppo distributivo del marchio ci permetterà di raggiungere anche quella massa critica che ci consentirà a sua volta di aumentare gli investimenti commerciali e marketing anche su questo mercato”.
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