Iva su abbinamenti editoriali, appello a Letta
Diverse associazioni del comparto culturale italiano (Univideo, Fimi, Fieg e Aie) hanno scritto una lettera, indirizzata al presidente del Consiglio Enrico Letta, sul tema dell’aumento dell’aliquota Iva sugli abbinamenti editoriali. Nella lettera (in allegato trovate il testo completo) le imprese dell’editoria quotidiana, periodica e libraria, della musica e dell’editoria audiovisiva esprimono preoccupazione per la posizione del Governo nel corso dell’esame da parte delle competenti Commissioni del Senato dell’articolo 19 del decreto legge n. 63/2013 (A.S. 783), che aumenta l’aliquota Iva – dal 4% al 21% – sui beni ceduti in un’unica confezione con giornali e libri al fine di prevedere la copertura finanziaria alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’acquisto di mobili». (…). «E’ con rammarico», si legge nel testo,«che abbiamo assistito, nel corso dei lavori delle Commissioni del Senato, all’atteggiamento di totale chiusura da parte dei rappresentanti del Governo rispetto a ogni ipotesi emendativa, con la giustificazione dell’insufficiente copertura finanziaria delle stesse: ignorando anche come la scomparsa (o comunque la consistente riduzione) del mercato dei prodotti editoriali ceduti con supporti integrativi e beni funzionalmente connessi crei un danno irreparabile all’intera catena produttiva e distributiva della stampa e dell’editoria, accelerando il processo di riduzione delle imprese di distribuzione locale, e del numero delle edicole. (…) Auspichiamo, nel prosieguo dell’esame del provvedimento da parte del Parlamento, un impegno del Governo nel trovare le necessarie coperture alle ipotesi emendative che salvaguardano il trattamento agevolato dei supporti integrativi e dei beni funzionalmente connessi ai contenuti editoriali di libri e giornali, a beneficio dei consumatori e delle nostre imprese».
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