Usa, musica illegale p2p in calo nel 2012
Un’offerta legale ben strutturata può essere un efficace antidoto alla pirateria (ovviamente senza dimenticare la valenza della necessaria lotta all’illegalità). Quante volte lo abbiamo sentito dire; ebbene eccone una (nuova) prova tangibile. Secondo un nuovo studio realizzato in Usa da NPD Group il numero di persone che hanno utilizzato piattaforme peer-to-peer per scaricare illegalmente musica da Internet è sceso del 17% nel 2012. Questo a causa di una maggiore disponibilità di siti di musica gratis in streaming e su abbonamento (come, tra i tanti, Spotify o Pandora) che hanno lentamente, ma significativamente, cambiato il comportamento di molti consumatori – in particolare dei più giovani – verso l’accesso alla musica. Il volume dei file musicali scaricati illegalmente da servizi p2p è diminuito del 26% nel 2012 rispetto all’anno precedente e il volume di download musicali dai “digital locker” è diminuito del 28%. «Per l’industria musicale, l’anno scorso è stato un anno positivo», ha dichiarato Russ Crupnick di NPD «l’utilizzo crescente di servizi di streaming legale ha dimostrato di essere una valida alternativa per gli appassionati di musica che precedentemente hanno utilizzato il p2p».
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