Bogarelli infuriato: «Contro di noi una campagna diffamatoria»
Quella in atto sarebbe una «campagna stampa diffamatoria messa in atto da alcune testate giornalistiche». Così si legge in una nota stampa targata Infront Italy che parla di una «continua strumentalizzazione di notizie, anche inerenti a soggetti terzi, atta a far convergere su Infront l’attenzione dei lettori con il fine di diffondere sul conto della società sospetti infondati e accuse infamanti». L’advisor guidato da Marco Bogarelli ritiene «diffamatoria la campagna stampa volta ad attribuire a Infront l’immagine di un’azienda usa a pratiche illecite e non trasparenti e animata da mire espansionistiche e monopolistiche e (l’azienda) comunica di avere dato mandato ai propri legali di agire in sede civile e penale per far cessare la campagna diffamatoria in atto». Bogarelli, intanto, che ha parlato dell’ingresso di un «terzo operatore, telefonico, oltre a Sky e Mediaset», in un’intervista all’Ansa rincara la dose e dice: «Leggo che Infront significa monopolio, evidentemente qualcuno non ha capito il nostro lavoro: abbiamo interesse a che i competitor Tv per la Lega calcio siano tanti. Proprio stimolando il mercato siamo giunti a 1,220mld di introiti a stagione per la Serie A». Novità in arrivo per quanto riguarda il sistema di regie e produzioni delle partite. «Le regie saranno di professionisti impiegati dalla Lega, non da Infront. Avranno un allenatore di provata esperienza, una figura spesso non vicina a noi in passato, che avrà il compito d prepararli», ha dichiarato Bogarelli.
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