Fatture false da 38mln di euro per appalti tv
Un fondo nero da 38mln di euro che sarebbe servito alle società di David e Danilo Biancifiori per pagare mazzette a dirigenti e funzionari Rai, Mediaset, La7 e Infront per vincere gli appalti sulle forniture tecniche. Questo fondo è al centro dell’inchiesta del pubblico ministero Paolo Ielo. Sulla base delle dichiarazioni di Biancifiori, il cui nome era emerso lo scorso giugno a seguito di una serie di perquisizioni e che hanno messo sotto indagine per concorso in corruzione alcuni funzionari Rai (e per appropriazione indebita i funzionari delle altre società), lo scorso sette ottobre gli investigatori hanno raccolto 37 audit interni a viale Mazzini dedicati appunto ad appalti, forniture e contratti, ma non consegnati all’epoca delle prime perquisizioni. Gli audit coinvolgerebbero trasmissioni come “UnoMattina” e “Linea Verde”, così come le amministrazioni di alcune sedi regionali Rai e farebbero emergere accordi tra alcuni imprenditori per spartirsi gli appalti. Le indagini in casa Rai, però, si sarebbero fermate all’autunno 2014: non esisterebbe invece alcuna inchiesta per il periodo successivo. Ora, Viale Mazzini ha annunciato l’avvio di un’indagine interna per verificare eventuali carenze nelle comunicazioni con l’autorità giudiziaria; inoltre su decisione del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, entra nello staff un un avvocato dello Stato.
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