Fedele Confalonieri contro la “concorrenza sleale” degli Ott
Dopo Eric Gerritsen, vicepresidente esecutivo di Sky Italia, tocca al presidente Mediaset, Fedele Confalonieri, parlare davanti alla Commissione Trasporti alla Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema radiotelevisivo. Negli ultimi 10 anni il gruppo ha investito 20mld di euro nell’industria dei contenuti. «La tv digitale terrestre rivendica con forza», spiega nella sua relazione, «il diritto di svilupparsi e rimanere competitiva nella quantità e qualità d’offerta con le altre piattaforme. Per questo ha bisogno delle frequenze in uso per offrire i propri contenuti negli standard più avanzati (HD, UltraHD, 4K)». Secondo Confalonieri, la tv è il media maggiormente regolamentato, mentre si trova ad affrontare «la concorrenza sleale degli Over The Top con la televisione e la pressione degli operatori di telefonia mobile sulle frequenze UHF, quelle indispensabili per la sopravvivenza stessa della piattaforma terrestre». «Quello che invece rifiutiamo, perché è contro la concorrenza, è rimanere l’unica attività rigorosamente regolata a confronto di una prateria libera da vincoli, che è quella dove prosperano gli operatori globali di Internet». Una stoccata anche a Sky: «Forse è un fallimento competitivo quello che porta il monopolista satellitare pay a chiedere di ridurre le risorse frequenziali alla tv terrestre». Mediaset chiede quindi una nuova visione del mercato, che tenga conto dei nuovi attori in campo e delle loro dimensioni; «un level playing field dal lato regolamentare e delle opportunità imprenditoriali, che elimini ogni ingiustificata asimmetria tra le varie piattaforme, ormai odioso e ingiustificato retaggio del passato»; «un allargamento dei dettami fondamentali di sistema alla platea completa degli operatori». Sì agli interventi sulle frequenze, «solo se necessitati per conservare alla tv terrestre tutta la banda necessaria al suo sviluppo, nel rispetto della neutralità tecnologica e della concorrenza tra piattaforme». Il gruppo chiede inoltre «la rimozione di vincoli ormai superati di tetti e limiti alle dimensioni dei campioni nazionali»; «obblighi di trasparenza e di certificazione per gli Over The Top e loro inclusione nella fiscalità generale».
In allegato, la relazione di Fedele Confalonieri
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