La banda Uhf resti al Dtt
Sarà il Dtt l’utilizzo più significativo dello spettro Uhf almeno per i prossimi 15 anni. A dirlo è uno studio condotto dall’agenzia di consulenza Aetha (“Future use of the 470-694Mhz band”) commissionata da Ebu, Broadcast Networks Europe, Abertis Telecom, Arqiva, Bbc e Tdf. La banda Uhf è stata cruciale per lo sviluppo dei servizi broadcast; parti dello spettro sono già state liberate a favore del traffico mobile (che ora spingono per un’apertura della banda 700Mhz). Il valore dello spettro è però maggiore per gli operatori Dtt che per quelli mobile: anche nella più ottimistica previsione sull’incremento del traffico – spiega la ricerca – il costo di una totale migrazione del Dtt su piattaforma alternative ammonterebbe a 38,5mld di euro, superando di gran lunga il valore generato dall’uso per il mobile (10,3mld). Uno switch-off dei network Dtt in Europa non sarebbe quindi economicamente vantaggioso. Anche un’allocazione primaria della banda (ipotesi che verrà discussa alla prossima Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni a Ginevra, dal 2 al 27 novembre 2015) avrebbe un impatto negativo sul mercato europeo, mettendo a rischio la qualità dei dei servizi tv e i futuri investimenti degli operatori. TV
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