La televisione sarà sempre più verticale e segmentata
La televisione sta cambiando, lo storytelling e il modo in cui sarà proposto rimarrà uguale: così Marco Bassetti, ex presidente del gruppo Endemol e oggi Ceo di Banijay, descrive il futuro della televisione a “Corriere Economia”. La televisione sarà sempre più verticale e segmentata, un mutamento che offrirà grandi opportunità anche al mondo della pubblicità. La vera competizione avverrà tra big player come YouTube o Facebook. Secondo Bassetti, i broadcaster italiani hanno commesso un errore strategico: investendo più in studi televisivi invece che sull’innovazione del prodotto, oggi si trovano in difficoltà nel ridurre i costi fissi, tagliando sul prodotto. La produzioni televisive saranno sempre più orientate tra contenuti premium (con grandi brand come “X Factor” o “Amici”, capaci di creare brand awareness) e commodity e saprà vincere la sfida chi sarà in grado di generare contenuti innovativi e multipiattaforma. Guardando all’Italia, secondo il manager il problema di Mediaset è la forte depressione dei consumi, che ha generato una «inimmaginabile» riduzione degli investimenti pubblicitari. Bassetti ha spiegato di capire le ragioni che hanno portato il Biscione a uscire da Endemol nel 2012: l’acquisizione della società di produzione, anche alla luce di come si stanno muovendo oggi altri broadcaster europei Itv e Rtl, era stata però un’operazione vincente. Il manager ha parlato anche di Rai, auspicando che i servizi pubblici riducano il più possibile i ricavi adv e che producano programmi non confondibili con quelli delle reti commerciali.
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