Par condicio e opinionisti: le precisazioni di Agcom
L’obbligo di contraddittorio tra opinionisti «fa riferimento al caso specifico di programmi extra tg il cui format venga focalizzato sull’approfondimento, esclusivo o prevalente, di un tema specifico, rilevante in merito alla posizione assunta, nei diversi programmi elettorali, dai soggetti politici in competizione». La precisazione arriva da Agcom alla luce delle perplessità emerse in merito al regolamento di par condicio applicato alle reti commerciali nei giorni precedenti. La disposizione, pertanto, non si applica a «format diversi da quello nei quali gli esperti siano invitati in ragione del loro sostegno ad una tesi in un format tematico». Si tratta, secondo Agcom, di una disposizione «complementare a quelle che prevedono la parità di accesso dei soggetti politici, basata sulla tutela del diritto all’informazione da parte dei cittadini sui temi oggetto di confronto elettorale che è posto a fondamento della normativa. La disposizione è attuativa del generale principio di un “equilibrato contraddittorio” da osservare all’interno delle singole trasmissioni, come ribadito anche in passato dall’Autorità, facendo propria la maggiore specificazione adottata per la Rai». Inoltre, precisa Agcom, la legge primaria vieta di fornire, anche in maniera indiretta, indicazioni di voto o di manifestare le proprie preferenze di voto, mentre registi e conduttori devono mantenere un comportamento corretto e imparziale nella gestione del programma.
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