Rai, veto della Vigilanza alla riforma per decreto
«Non si può procedere a una riforma della governance della Rai per decreto, esautorando il Parlamento in una materia che gli è propria». Così si è espresso Roberto Fico, M5S e presidente della commissione di Vigilanza, a proposito della promessa del premier Matteo Renzi di avviare, entro marzo, la riforma dei criteri di nomina dei vertici Rai, senza escludere («se ci sono le condizioni di urgenza e necessità») il decreto-legge . Intanto il ministro dell’Economia Giancarlo Padoan (azionista unico Rai) avalla la riforma dell’informazione che il dg Luigi Gubitosi presenterà giovedì al cda convocato nella sede di Milano: «La riforma Gubitosi va verso la direzione giusta», ha dichiarato il ministro. «Sono in continuo contatto con il top management della Rai, nel rispetto dei relativi ruoli». Il documento, rivisto da Gubitosi dopo la risoluzione approvata all’unanimità dalla commissione di Vigilanza, sarà solo esposto ai consiglieri, che non procederanno al voto. Lo stesso cda si occuperà anche della vicenda del consigliere Antonio Verro, che dovrà dare spiegazioni su un episodio su cui potrebbe pronunciarsi anche il Comitato etico (cfr. ). Sul caso Fico ha convocato un ufficio di presidenza per verificare se ci sono le condizioni per avviare la procedura di revoca del consigliere per la lettera che ha inviato a Silvio Berlusconi nel 2010 nel tentativo di chiudere otto programmi ritenuti «antigovernativi».
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