“Satyricon”, Cassazione assolve Travaglio, Ballandi e Freccero
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Silvio Berlusconi contro Travaglio per l’intervista rilasciata dal giornalista il 14 marzo 2001 a “Satyricon” condotto da Daniele Luttazzi su RaiDue. Con questa decisione, depositata dalla III Sezione Civile, la Cassazione ha confermato la correttezza del verdetto emesso dalla Corte di Appello di Roma il 18 ottobre 2006 che, come accaduto in primo grado, aveva respinto la richiesta risarcitoria di Berlusconi. Secondo le regole del diritto di cronaca e critica, è da escludere che Travaglio – sottolinea la Cassazione – avesse «inteso accusare in modo subdolo l’on. Berlusconi di biechi interessi privati, di illeciti societari e di collusione con la mafia», avendo invece voluto «stigmatizzare, sicuramente con toni sarcastici e sdegnati» il comportamento del candidato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che «non aveva ritenuto necessario chiarire nelle opportune sedi… alcune vicende della sua attività imprenditoriale oggetto di indagini penali». Alle obiezioni del leader di Forza Italia che ha insistito nel sostenere che la trasmissione aveva «scopo non satirico ma politico», la Suprema Corte replica che «l’uno scopo, di per sé, non esclude l’altro, potendo convergere entrambi a definire l’ambito della satira politica». Corretto e «conforme» ai canoni della satira è stato ritenuto anche il comportamento di Luttazzi, che «nel dirigere l’intervista, si è avvalso degli strumenti tipici» di questo genere, compresa la mimica. Assolti, inoltre, Bibi Ballandi, produttore del programma, e Carlo Freccero, all’epoca direttore di RaiDue. Ora il leader di FI deve pagare alla Rai 10mila e 200 euro per le spese legali del giudizio di Cassazione.
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