“Watch Dogs sarà una killer app”
Dal 27 maggio sarà disponibile Watch Dogs, nuova e attesissima IP di Ubisoft che, fin dal suo annuncio avvenuto nel corso dell’E3 2012, ha saputo catalizzare l’attenzione del mercato e della stampa specializzata. Di seguito Ricardo Cones e Alberto Coco, rispettivamente managing director e marketing director di Ubisoft, raccontano il lancio di questo nuovo videogame e le prospettive di rilancio per il mercato, che, nei primi quattro mesi dell’anno solare, ha continuato a soffrire relativamente alle vendite software.
Quali sono le premesse che accompagnano il lancio di Watch Dogs?
RC: “Il preorder è stato eccezionale, ha addirittura superato Assassin’s Creed che è un brand più che affermato. Considerando che stiamo parlando di una nuova property, direi che questo conferma l’importanza del lancio, ma sopratutto conferma la voglia dei consumatori di approcciare nuove esperienze. La riproposizione di grandi brand è una certezza per le multinazionali, soprattutto per investire su progetti futuri e sugli episodi successivi. Ma le creazione di un’IP originale, soprattutto quando tocca temi di scottante attualità come quelli di Watch Dogs, oltre al fatto di sfruttare le potenzialità delle console next gen, rappresenta un appuntamento davvero importante per il mercato”.
Che differenze di investimento marketing sussiste tra il lancio di un’IP già affermata e una completamente nuova?
AC: “Lanciare una nuova IP è sempre una grande sfida, anche se nel caso di Watch Dogs siamo stati facilitati dalle attenzioni che ha ricevuto il titolo all’E3 del 2012, durante il quale ha scatenato davvero l’entusiasmo del pubblico. Da quel momento si è creato un grande hype che poi abbiamo cavalcato. Chiaro che l’attualità dei temi di Watch Dogs ci ha dato ulteriori spunti di interesse su cui lavorare. Oggi ormai tutti parlano di hacking, è un tema di scottante attualità e sopratutto si sposa con il target games, che poi è un grande fruitore di Internet e comprende bene i problemi legati a questo mondo. A livello di investimenti affermare una nuova IP è sempre molto cospicuo, ci costringe ad investire costantemente nel tempo, in questo caso anche a causa dello slittamento del gioco che ci ha costretto ad uno sforzo ulteriore. Ma il mercato ha recepito bene la cosa perchè ha compreso l’importanza di garantire un titolo con la massima qualità possibile, sia da parte del trade sia da parte dei consumatori. Abbiamo quindi preferito rinunciare ad un guadagno nel breve periodo per puntare ad un successo sulla lunga distanza, oltre al fatto di poter contare anche per il futuro su una IP di grande qualità che duri nel tempo. Come mezzi da sfruttare per la campagna marketing Watch Dogs è un titolo che si presta al main-stream e per il quale abbiamo previsto anche spot televisivi con una campagna molto importante sia durante il lancio, sia nel periodo successivo”.
Che feed back avete sul mercato in generale: come sta andando e che previsioni avete per il Natale?
RC: “il mercato lo scorso anno ha sofferto molto, registrando un -14% sul comparto software. Un trend negativo che ha continuato nei primi 4 mesi del 2014, in cui a valore perde ancora il 12%. Dopo due mesi dal lancio delle nuove console c’è stato un altro rallentamento brusco. Questo perchè sulle old gen il mercato soffre tanto, inoltre il mercato casual è fermo da tempo, sopratutto per la competizione con altri device non dedicati al gaming. Noi siamo convinti che un titolo come Watch Dog sia in grado di garantire alle console next gen una nuova ondata di vendite: abbiamo stimato che l’attach rate tra il nostro gioco e le console vendute dovrebbe arrivare a toccare il 30-35%. Quindi siamo convinti che Watch Dogs sarà una vera killer app per console next gen. Guardando al futuro, da settembre arriveranno tanti titoli di qualità e sicuramente il mercato sarà capace di invertire la tendenza. Dovremmo arrivare alla fine dell’anno con un mercato software a +3% oppure +4%. I formati old gen potranno tenere se i prezzi saranno interessanti: se i prodotti saranno più accessibili potremo contare ancora su di una fetta di mercato importante”.
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