Èspresso1882: il compatibile (Nespresso) diventa anche sostenibile
A distanza di tre settimane dall’annuncio di Lavazza relativo al lancio della prima capsula compostabile 100% italiana realizzata in Mater-Bi 3G, Vergnano replica su Corriere Economia di oggi con l’introduzione sul mercato (27 marzo) di una gamma di capsule sostenibili (ovvero smaltibili nel bidone dell’umido senza bisogno di separare l’involucro dal caffè) e compatibili con le macchine da caffè espresso Nespresso. Le capsule sono realizzate – in collaborazione con l’azienda di Varese Fi-plast che ne ha depositato il brevetto – in biopolimero. Un progetto nato nel 2011: “Allora non c’erano player con capsule compatibili”, ha commentato Carolina Vergnano, responsabile export dell’omonima azienda, al quotidiano, “noi abbiamo brevettato per primi quelle biodegradabili. Ma non bastava: questo è un mercato che si evolve velocemente, era necessario un nuovo passo avanti per eliminare il problema dei rifiuti”.
Caffè Vergnano inserirà le nuove capsule, che costeranno dal 10 al 30% in meno rispetto a quelle di Nespresso, al posto di quelle vecchie: “Gli astucci attualmente in distribuzione nei supermercati saranno cambiati progressivamente con la nuova linea smaltibile nell’umido”.
Giovedì 26 marzo a Torino è prevista una conferenza stampa di presentazione del progetto a cui interverrà ovviamente la famiglia Vergnano e anche Roberto Cavallo, vicepresidente del Comitato Scientifico per il Piano Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti del Ministero dell’Ambiente.
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