Usigrai contro le nomine Rai
In attesa dell’ufficializzazione, emergono – come era prevedibile – le prime critiche alle scelte di Antonio Campo Dall’Orto per la direzione delle reti Rai. Nomine che il dg ha definito davanti alla commissione di Vigilanza basate «sul principio di pluralismo culturale» e «chiara espressione della nostre ambizioni». Ben diverso il parere dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico, che definisce la scelta «una sonora delegittimazione di tutti i dipendenti Rai», lamentando «l’ennesima infornata di esterni» (Bignardi, Dallatana, Romagnoli). «Si dà corpo così al pregiudizio che l’Usigrai ha denunciato da subito, nei confronti di tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per il Servizio Pubblico, assicurando – vogliamo ricordarlo – il primato alla Rai in termini di ascolto e credibilità», si legge nella nota. Il sindacato fa una sola eccezione, la nomina per la poltrona di RaiUno, Andrea Fabiano, dal 2015 vicedirettore della prima rete Rai e oggi il più giovane direttore nella storia del canale.
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