Cambierai, ecco i risultati
Diffusi i risultati di “Cambierai”, la consultazione online sul servizio pubblico radiotelvisivo realizzata dall’Istat e composta da 35 quesiti rimasti in rete per 45 giorni sul sito del MiSe. Il questionario è stato completato da oltre 9mila persone. Per quanto riguarda il profilo dei partecipanti, sono stati principalmente uomini (66,7%) e si distribuiscono nelle fasce di età che vanno dagli under 24 agli over 64. Appartengono a nuclei familiari composti in media da 2,9 persone e risiedono, in oltre la metà dei casi, nel Nord d’Italia (52,2%). La restante parte è residente soprattutto nel Centro Italia (26,2%) e poi nel Sud (20,1%). Le regioni più rappresentate sono Lombardia (18,8%) e Lazio (15,9%); seguono, inferiori, Veneto (9,4%), Piemonte (8,7%) ed Emilia Romagna (8,4%). Oltre la metà (55,3%) è occupato e, di questi, la maggioranza (43% del totale) ha un lavoro alle dipendenze. L’88% dei partecipanti over 64 guarda i programmi Rai tutti i giorni, solo il 58% per la fascia under 24. Il computer è usato da poco meno della metà dei partecipanti, il tablet è usato occasionalmente da una persona su quattro. L’extra gettito del canone Rai dovrebbe essere utilizzato per migliorare i contenuti per il 46,6% del campione. Fra le richieste, cultura, documentari, inchieste giornalistiche e maggiore interazione con internet. Il resto dei partecipanti si divide in parti uguali tra chi preferirebbe che le risorse fossero impiegate per ridurre la pubblicità (23,7%) e chi sarebbe favorevole a un’ulteriore riduzione del canone (24,2%).
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