Card dello studente: i vantaggi secondo associazioni e ministeri

Presentata alle 35° edizione delle Giornate professionali di Cinema di Sorrento La Carta dello studente, realizzata con la collaborazione del Miur e del Mibac. Un esperimento che parte da lontano, visto che un primo tentativo fu fatto 5 anni fa, come ricordato da Luciana Della Fornace, presidente Agiscuola: «Quando nel 2007 proposi la carta dello studente agli esercenti ci furono molte obiezioni. Allora si decise che i ragazzi potevano andare al cinema con lo sconto al lunedì pomeriggio. Logico che gli studenti non ci siano andati. Ora abbiamo coinvolto il ministero della Pubblica Istruzione e siamo a una proposta diversa, in un certo senso didatticamente valida per gli studenti e utile al cinema in un momento non estremamente positivo». La Carta infatti consente non solo di accedere agli spettacoli a prezzo ridotto, ma anche di cumulare crediti formativi per gli studenti. E proprio ai vantaggi che i ragazzi potranno trarre è interessato il Miur, presente a Sorrento nella persona di Lucrezia Stellaci, capo dipartimento per l’istruzione che si è incaricata di portare alla platea il pensiero del ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo: «C’è molto interesse e attenzione a questa proposta perché amplia i vantaggi degli studenti per la frequenza al cinema. Il 18 dicembre il ministro presenterà tutte le offerte collegate con la carta dello studente. In futuro si pensa di estendere questa card anche agli universitari; più si amplia la platea tanto più il discorso diventa vantaggioso: questo è un mezzo di promozione importante». La pensa così anche il direttore generale Cinema del Mibac, Nicola Borrelli che vede nella card il primo passo per integrare sempre più Mibac e Miur immaginando un percorso nuovo di collaborazione: «A scuola strumenti di studio delle immagini non sono forniti, questo è il problema mentre oggi i giovani sono sommersi dalle immagini. Il cinema può essere uno strumento formidabile di educazione e non dobbiamo permettere che i giovani perdano il gusto per il cinema».

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