Cerri, al lavoro per la centralità dell’esercizio

I problemi di un mercato in sofferenza chiedono risposte urgenti. Ma serve anche una strategia sul medio e lungo periodo, per rinnovare il rapporto col pubblico, con gli enti locali e lo Stato, con la filiera. Il presidente Anec Lionello Cerri, sul numero di ‘Box Office’ del 30 marzo in diffusione in questi giorni, affronta questi e altri temi: «Non vogliamo solo gestire l’emergenza – dichiara al quindicinale edito da Editoriale Duesse – ma portare avanti una visione, da condividere con produttori e distributori; per cambiare l’assetto della filiera ci vogliono idee, forze e risorse». Cerri smentisce l’immagine di un’associazione protesa a difendere solo l’esercizio tradizionale: «Non lavoriamo solo per i piccoli, in uno schema “monosale contro multiplex” che non ha senso. La scommessa sarà far tornare l’esercente un elemento centrale del processo della filiera, un operatore commerciale ma anche culturale e sociale che conosce il pubblico e cerca di intercettarlo, ricavando business da questa attività». Sullo stesso numero, da segnalare l’intervista all’amministratore delegato di Eagle Pictures, Mark Lombardo, che parla dei film in uscita nei prossimi mesi; la prima puntata di un’inchiesta sui problemi dell’esercizio medio-piccolo (protagonisti alcuni gestori delle sale del Nord); un approfondimento sulle relazioni sempre più strette tra Cina e Hollywood e la presentazione del Virtual Reality Multi Media Park di Torino.

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