Competizione sbilanciata a vantaggio degli Ott
Intervenire sui download illegali dei contenuti è ormai una priorità assoluta «per tutelare lo sviluppo industriale del settore audiovisivo, dimostratosi in questi anni tra i più dinamici in Italia e in grado di creare lavoro, valore, sviluppo». Lo ha dichiarato il Vice President di Sky Italia, Eric Gerritsen (nella foto) nel suo intervento al Forum Public Affairs, svoltosi in Campidoglio, a Roma, dove si è parlato anche di internet, tv e agenda digitale. Il manager ha anche osservato che «l’evoluzione del settore audiovisivo, grazie alla forza acceleratrice del digitale, ha modificato radicalmente le caratteristiche del comparto, allargandone i confini e abbattendo molte delle barriere che in passato ne hanno ingessato le componenti. Oggi gli operatori del settore competono tra di loro in un mercato aperto. Esistono, tuttavia, forti asimmetrie normative tra gli operatori provenienti dai segmenti tradizionali del comparto, ovvero i broadcaster televisivi pubblici e privati, e i nuovi soggetti affacciatisi al segmento attraverso le potenzialità distributive offerte dalle tecnologie Ip». Gerritsen fa riferimento ai cosiddetti Over-the-Top, Google, Facebook, Amazon ed Apple, operatori internet incontrastati che offrono contenuti digitali ma non sono sottoposti alle stesse regole ai cui invece devono allinearsi gli operatori televisivi. Un problema, questo, sul quale concorda anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, sostenendo che i grandi competitor dei broadcaster sono proprio gli Ott, «che sfruttano i contenuti senza pagare nulla a chi li produce».
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