Cover Story: Alessandro Araimo svela la nuova era di Warner Bros. Discovery

Il General Manager Italy & Iberia della major presenta le strategie a lungo termine del gruppo

Di seguito un estratto della cover story dedicata al General Manager Italy & Iberia di Warner Bros. Discovery, Alessandro Araimo, pubblicata su Box Office del 15-30 gennaio 2023 (n.1-2). Per leggere il testo integrale clicca QUI, oppure scarica la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonati direttamente alla versione cartacea della rivista.

Assumere la gestione di Warner Bros. Discovery appena ultimata la fusione tra il colosso WarnerMedia (controllato da AT&T) e il gruppo televisivo Discovery, era un’impresa tutt’altro priva di incognite. Eppure, nonostante la graduale uscita di alcune figure di rilievo della precedente gestione, il General Manager Italy & Iberia della major Alessandro Araimo ha guidato con sicurezza la riorganizzazione di WBD valorizzando talenti con grande esperienza e tracciando un percorso di sviluppo di lungo termine. E mentre Araimo si appresta a compiere il suo primo anno alla guida della major company, Warner Bros. celebra i suoi 100 anni dalla nascita.

Realizzerete qualche iniziativa per celebrare i 100 anni di Warner Bros.?
Più che un evento specifico, questa importante ricorrenza farà da fil rouge alle varie iniziative che realizzeremo durante l’anno. Sarà una celebrazione il più possibile estensiva, che si tradurrà in una pluralità di eventi e contenuti diffusi attraverso la sala cinematografica e i nostri molteplici canali Tv e digitali. Questa ricorrenza farà, quindi, da trampolino di lancio per una lunga serie di titoli che usciranno in Italia in questi 12 mesi. Sarà poi una grande opportunità di comunicazione anche sul neonato canale free to air Warner Tv, che è un altro importante tassello del nostro network dedicato al cinema e alla serialità.

Riporterete in sala capolavori del passato targati Warner?
Sicuramente sì, anche perché sono eventi particolarmente apprezzati dal grande pubblico, come hanno dimostrato le recenti riedizioni dei primi due capitoli della saga di Harry Potter. Attraverso i nostri grandi capolavori del passato intendiamo far riscoprire agli spettatori la magia senza tempo del cinema.

Creed III (Photo credit: Eli Ade© 2022 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.)

Mettiamo innanzitutto a fuoco Warner Bros. Discovery. Quali sono i punti di forza strategici e sinergici di questa nuova multinazionale?
Warner Bros. Discovery ha un posizionamento unico sul mercato, in quanto basa la propria forza e distintività sulla qualità del contenuto globale e locale che produce. Sposo completamente, infatti, quanto dichiarato dal nostro Ceo David Zaslav: oggi la competizione non è sul piano di chi investe di più, ma su chi realizza i contenuti di maggiore qualità. Per questo è fondamentale selezionare le idee migliori, svilupparle con il giusto investimento in termini produttivi e marketing, e poter contare su un sistema di mezzi che riesca a massimizzare il valore del prodotto per ogni finestra di sfruttamento. In questo senso, la sala resta la capofila della cronologia e la componente essenziale nella creazione di valore intrinseco del contenuto. È il lancio cinematografico, infatti, a portarsi dietro un’azione promozionale e una spinta di cui beneficiano tutte le window successive.

Cosa risponde a chi teme che questo nuovo colosso favorirà principalmente gli asset Tv e streaming, a discapito del cinema? 
Che non è assolutamente vero. Warner Bros. Discovery investe cifre considerevoli per ciascun film, e lo fa per sfruttare tutte le finestre a disposizione, dalla sala cinematografica fino a home video, piattaforme streaming, pay Tv e free Tv. Oggi il livello di competizione e di investimento è talmente alto che bisogna essere in grado di massimizzare lo sfruttamento del contenuto. È una questione di sopravvivenza. Aggiungo il fatto che è sempre più difficile distinguersi con un nuovo titolo in un mercato costantemente sovraffollato. Ma l’uscita in sala rappresenta in primis un pilastro del business e un’azione marketing essenziale, perché crea un valore distintivo molto più incisivo.

Mummie

Quali sono i vostri film di punta in uscita sul grande schermo nel 2023?
Abbiamo un listino estremamente variegato che ci consente di coprire omogeneamente tutto il calendario 2023, garantendo una continuità di prodotto da gennaio a dicembre senza lasciare scoperto nessun periodo, estate compresa, molto attento al giusto equilibrio tra qualità e appeal commerciale. Dopo essere partiti con due importanti local production come Tre di troppo e Me contro Te – Missione giungla, con cui abbiamo coperto il periodo natalizio e il  back to school, è il turno dei film targati Warner. Siamo molto orgogliosi di Mummie – A spasso nel tempo, una nostra produzione locale spagnola che farà il giro del mondo e su cui abbiamo grandi aspettative. L’intero anno sarà poi accompagnato da ben quattro uscite provenienti dal mondo DC, il sequel Shazam: Furia degli dei a marzo, Flash a giugno, la new entry Blue Beetle ad agosto e Aquaman 2 a dicembre. Una scommessa fuori da ogni schema è sicuramente Barbie, con Margot Robbie e Ryan Gosling, basato su un brand iconico che per la prima volta prende vita in un live-action per il grande schermo. Altri due attesi sequel saranno Magic Mike – The Last Dance, con Channing Tatum e Salma Hayek, e l’action con Jason Statham The Meg 2. Distribuiremo poi alcuni film di altre major, compreso quello con cui termina la nostra collaborazione con Sony: la commovente dramedy con Tom Hanks Non così vicino. Mentre a inaugurare il nostro rapporto con MGM, con cui abbiamo siglato una partnership internazionale, sarà Creed III. A questo seguiranno The Boys in the Boat di George Clooney e il nuovo film di Luca Guadagnino Challengers con Zendaya. Sul fronte horror proporremo  La casa – Il risveglio del male e The Nun 2, mentre per fine anno abbiamo puntato su un film natalizio come il prequel de La fabbrica di cioccolato, Wonka, scommettendo ancora una volta sul grande talento di Timothée Chalamet, e sull’attesissimo seguito di Dune: Part 2, di cui Chalamet sarà protagonista insieme a Zendaya.

Dopo la saga di Me contro Te, L’immensità e Tre di troppo, come proseguirà l’impegno di Warner nel cinema italiano? 
Nei prossimi anni saremo molto rigorosi nella selezione dei progetti e punteremo su quei film che hanno la capacità di distinguersi. Meno titoli, quindi, ma più ambiziosi, con budget più alti e una qualità produttiva superiore alla media. Per noi è fondamentale continuare a essere un player rilevante nel mercato cinematografico italiano e credo moltissimo nel valore e nella capacità dei produttori locali di creare progetti interessanti. La mia intenzione è quella di selezionare un gruppo di partner produttivi di qualità comprovata per creare una rete che garantisca uno scambio di idee continuativo e di medio-lungo termine. Inoltre, la forza dei nostri network televisivi, che rappresentano complessivamente il 10% circa dell’audience Tv totale in Italia, va a supporto dello sforzo marketing che attuiamo normalmente per ogni nostra release.

Barbie

Quanti film italiani intendete realizzare ogni anno?
Realizzeremo film capaci di rispondere a una logica industriale ed editoriale. Fino ad oggi abbiamo prodotto almeno quattro film all’anno ma è un numero che può crescere a seconda dell’annata. Certo non sarà facile trovare il giusto equilibrio nel calendario delle uscite all’interno di un listino ricco come quello di Warner Bros. Discovery, ma il cinema italiano resta un segmento a cui non vogliamo rinunciare e sono certo che crescerà anche l’investimento medio per titolo.

Qual è la sua visione del mercato cinematografico italiano in termini di crescita e di criticità?
Osservo un lento trend di crescita rispetto al periodo pre-Covid e credo che l’industria debba focalizzarsi soprattutto sull’unicità del grande schermo. Produttori, distributori ed esercenti devono lavorare insieme per garantire un’esperienza distintiva una volta varcata la soglia della sala. E questo processo richiede investimenti da parte dei produttori in termini di qualità del prodotto immesso sul mercato, dei distributori che devono continuare a promuovere adeguatamente i film e il ritorno in sala, e degli esercenti che sono chiamati a investire nelle loro strutture per garantire una customer experience che offra un valore aggiunto rispetto a casa propria. Non stiamo attraversando una fase irreversibile e dobbiamo credere che anche se gli schermi Tv nei salotti diventano più grandi, il cinema offrirà sempre la migliore esperienza. Allo stesso tempo, però, la sala deve evolvere sfruttando i propri asset: la dimensione, il comfort, la facilità di accesso alla struttura, il ventaglio dei titoli in programmazione, ecc… Molto dipende anche dalla capacità dei gestori di segmentare il pubblico: ci saranno spettatori disposti a pagare un prezzo maggiorato per un’esperienza luxury, altri inclini a spendere un prezzo medio del biglietto per una visione meno esclusiva, seppur di alto livello, e infine un pubblico basso spendente. È cruciale imparare a intercettare e a servire al meglio i propri clienti.

Molti guardano al 2023 come l’anno della riscossa che ci riavvicinerà ai numeri del pre-pandemia. Ne è convinto anche lei, o è più cauto nelle previsioni?
Non è semplice decifrare correttamente l’andamento discontinuo del mercato a causa delle conseguenze della pandemia e dell’incertezza diffusa dovuta alle tensioni internazionali. Data questa premessa, non saprei dire con certezza se il livello pre-pandemico fosse in termini assoluti un El Dorado, il minimo sindacale o una buona media per un mercato cinematografico virtuoso. Al momento stiamo registrando un trend di crescita importante, anche se non sufficiente per raggiungere il triennio 2017-2019. Come dicevo, bisogna davvero lavorare su un’ulteriore evoluzione dell’esperienza in sala e interrogarsi su come riportare il pubblico al cinema.

A questo proposito, crede che l’anno prossimo si riuscirà a rimettere in piede un’iniziativa estiva sulla falsa riga di Moviement?
Warner Bros. Discovery ha sempre creduto moltissimo nell’estate e anche quest’anno, tra giugno e agosto, distribuiremo  The Flash,  The Boys in the Boat,  Barbie,  Blue Beetle,  The Meg 2 e Challengers. Non so se Moviement sia l’opzione migliore, ma… 

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